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E' stata una giornata bellissima: c'erano tante cose buone da mangiare e dei bellissimi regali.
Grazie mille Casa Gialla sto imparando tante cose belle.
Auguri ancora!
Carlotta 2B

Data: 10 maggio 2011
Da: Carlotta Gerardi
Studente, Lallio
Da: Carlotta Gerardi
Studente, Lallio

Giulio<br />
2°A

Data: 10 maggio 2011
Da: giulio benedetti
studente, valbrembo
Da: giulio benedetti
studente, valbrembo

Voglio ringraziare le maestre per la loro pazienza,le cuoche,le donne delle pulizie ma voglio ringraziare anche lei Suor Fiorangela.Io credo che lei abbia rinunciato a tante cose per farci venire a scuola di sabato per farci fare il Libro delle Poesie.Ma voglio ringraziare anche la famiglia di Dio Trinità per aver fatto avuto l'idea a Caterina e a suo sorella Giuditta di fondare questa scuola.
GRAZIE A TUTTI E A QUELLO CHE FATE.
Enrico Pessina 5°a

Data: 10 maggio 2011
Da: enrico pessina 5a
studente
Da: enrico pessina 5a
studente

Grazie con tutto il cuore
Alessandro Negroni 4b

Data: 10 maggio 2011
Da: famgilia negroni
Da: famgilia negroni

Anche se compie 129 anni la nostra adorata scuola ne dimostra di meno.
TANTI AUGURI!
Chiara Bernardi
5°B

Data: 10 maggio 2011
Da: chiara
Da: chiara


Data: 09 maggio 2011
Da: Marcofuma
Curnow
Da: Marcofuma
Curnow

Grazie a tutti i bambini delle 5é per l'impegno,la dedizione e la gioia che ci hanno trasmesso.
Grazie a tutti i genitori che hanno partecipato perchè hanno crato un'atmosfera di vera condivisione.
Grazie alle maestre, per tutto il tempo che dedicano ai nostri figli.
Grazie a tutte le suore e le collaboratrici per quello che sanno donare.
Grazie a suor Fiorangela perchè è il motore della gioia, l'amore e l'educazione che si respira dentro "la Casa".
GRAZIE ai nostri figli ILENIA (in 5^) ed ANDREA (prossimo abitante) per le EMOZIONI che ieri ci hanno permesso di avere.

Data: 08 maggio 2011
Da: claudio piazzalunga
Da: claudio piazzalunga

Poesia per la Pasqua
In occasione della S. Pasqua, vogliamo trascrivere questo stupendo testo Turoldiano, soprattutto per la sua carica di pace e di ottimismo, e di leggerezza.
E' tratto dal volume "Le vie della pace" edito dal Comune di Sedegliano e dalla Provincia di Udine, a cura di Nicolino Borgo, ed è posto in appendice all'omelia di P. Turoldo per la Pasqua 1977.
Lo presentiamo senza commenti, che si commenta da sé. Diciamo solo che ci sembra un testo di altissima poesia, di freschissima ispirazione e di presa immediata.
I
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
zufolando, così,
fino a che gli altri dicono: è pazzo!
E mi fermerò sopratutto coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò sulla via
inchinandomi fino a terra.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre
a più riprese
finché non sarò esausto.
E a chiunque venga
anche al ricco dirò:
siediti pure alla mia mensa,
(anche il ricco è un povero uomo).
E dirò a tutti.
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.
II
Il Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Tutto è un suo dono
eccetto il nostro peccato.
Ecco gli darò un`icona
dove lui bambino guarda
agli occhi di sua madre:
così dimenticherà ogni cosa.
Gli raccoglierò dal prato
una goccia di rugiada
- è già primavera
ancora primavera
una cosa insperata
non meritata
una cosa che non ha parole! -
e poi gli dirò d'indovinare
se sia una lacrima
o una perla di sole
o una goccia di rugiada.
E dirò alla gente:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.
III
Io vorrei donare una cosa al Signore
ma non so che cosa.
Non credo più neppure alle lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell’usignolo,
quell'usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: "pace!"
e poi cospargerò la terra
d`acqua benedetta in direzione
dei quattro punti dell'universo,
poi non lascerò mai morire
la lampada dell'altare
e ogni domenica mi vestirò di bianco.
IV
Io vorrei donare una cosa sola al Signore,
ma non so che cosa.
E non piangerò più
non piangerò più inutilmente;
dirò solo: avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso,
poi non dirò più niente.

Data: 24 aprile 2011
Da: LUCA ZANCHI
Da: LUCA ZANCHI

MEDITAZIONE
La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
Nelson Mandela

Data: 23 aprile 2011
Da: famiglia Orlando
ponte san pietro
Da: famiglia Orlando
ponte san pietro


Data: 11 aprile 2011
Da: Andrea De Chiara
Studente, Bergamo
Da: Andrea De Chiara
Studente, Bergamo
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