I PRINCIPI ISPIRATORI
La carta pedagogica
Le Cittadini, per realizzare il loro progetto di vita, scelsero di istruire ed educare con “cuore di madre”. Istruirono e educarono guardando e imitando Cristo Gesù e al suo donarsi per l’umanità “fino allo spargimento di tutto il suo sangue”. Lasciano scritto nella loro Carta pedagogica che è necessario acco-starsi ad ogni persona con “umiltà e mansuetudine”:
“Le amino tutte senza differenze e parzialità, diportandosi con esse, non con l’autorità di superiore, ma con cuore di madri . Sieno fedeli nella custodia di quelle anime che nostro Signore ha riscattato col suo sangue e che affida alla loro cura come un prezioso tesoro” (Regole 1855).
Raccomandano, ad ogni educatrice che si impegna a continuare nelle scuole il loro mandato, alcune “cure” per bene istruire ed educare e che si possono così sintetizzare:
1. curare la persona di ogni bambino/a come prezioso tesoro;
2. usare la pedagogia di Cristo Gesù, fino allo “spargimento di tutto il suo sangue preziosissimo”;
3. stimare e credere nelle possibilità di ogni bambino/a;
4. educare ed istruire con mezzi adatti, secondo l’età, le capacità, l’indole, le condizioni di ognuno/a;
5. amare ugualmente tutti, “senza distinzione” di nascita o di ricchezza;
6. educare alle virtù della “sincerità, obbedienza, semplicità, amore, purezza, sacrificio…”;
7. offrire, comeazione educativa, la propria condotta in modo che essa, da sola, sia “specchio di virtù”;
8. educare presentandosi “non con l’autorità di superiore, ma con cuore di madri”: “vere madri in Cristo”.
La bambina è creatura pura e ingenua e le linee rigide del suo abito, simbolo, del non sapere, le impediscono di essere libera e di conoscere quanto la circonda.
Il suo volto è alla ricerca della verità…
La giovinetta veste un abito semplice, lineare, ma forte, simbolo di purezza e di cultura; le mani, con le dita aperte, cercano un momentaneo appoggio, nella in-certezza del passo da compiere, ma lo sguardo è aperto alla libertà del suo futuro…